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DECOUPAGE - Cenni storici
Il Découpage è una tecnica di decorazione creativa che consiste nel ritagliare illustrazioni di carta per usarle come ornamento "pittorico". I ritagli di carta, che possono essere già colorati oppure dipinti a mano, vengono incollati su di una superficie. La tecnica più tradizionale prevede l’applicazione di 30-40 strati di vernice fino ad una completa levigatura.
La storia del Découpage è antica ed affascinante e fonda le sue radici in diversi paesi lontani. Nei secoli vanta molti allievi famosi, tra i quali la Regina Maria Antonietta, Madame de Pompadour, Lord Byron, Beau Brummel e più recentemente Matisse e Picasso.
Già nel XII secolo, i contadini cinesi decoravano finestre, lanterne, scatole ed altri oggetti con ritagli di carta colorata. Questa abilità dei cinesi nell’uso delle forbici si pensa provenga dalla Siberia orientale, dove figure ritagliate nel feltro venivano usate per decorare oggetti destinati alle tombe dei nomadi siberiani.
In Europa, nel Medioevo, i monaci amanuensi arricchivano con preziosi ritagli di carta i loro manoscritti.
Sicuramente è la laccatura del tardo XVII secolo, proveniente dall’estremo oriente e praticata per lo più su mobili, che noi tendiamo ad associare con l’odierno Découpage.
Oggetti orientali laccati divennero di moda in Europa e in breve tempo la domanda superò l’offerta, con il risultato che fabbricanti di mobili e laccatori (chiamati “maestri depentori”) iniziarono a produrre un falso lavoro di laccatura per soddisfare la richiesta e per imitare gli oggetti laccati importati dall'estremo oriente.
Furono gli artigiani veneziani i primi a realizzare eccellenti imitazioni delle lacche orientali. L’elevato costo di realizzazione (in principio i motivi erano dipinti a mano) indusse i veneziani ad utilizzare apprendisti per colorare a mano le stampe e le incisioni di artisti famosi. Queste venivano quindi ritagliate, incollate sulla superficie opportunamente preparata, quindi venivano protette da innumerevoli strati di sandracca fino ad annegare completamente i ritagli che sembravano così dipinti sulla superficie stessa. Questo procedimento fu chiamato con disprezzo lacca povera o “lacca contraffatta" dai pittori veneziani della cui opera si faceva a meno.
Mentre la classe agiata utilizzava pittori di chiara fama per dipingere i mobili e per decorare pareti e soffitti, molte persone, che non si potevano permettere i lavori dei pittori famosi, si orientarono verso questa forma alternativa di decorazione.
Disegni di artisti dell’epoca vennero ritagliati, incollati e ricoperti di lacca per somigliare quanto più possibile a disegni originali. Da questa pratica derivò il termine alternativo di “arte povera”.
Inutile dire che la lacca povera era molto meno costosa della lacca veneziana, motivo per cui ebbe così tanto successo.
In Francia quest’arte venne chiamata Découpage, dal verbo découper che significa ritagliare, e prese piede soprattutto come passatempo per ricche signore e dame di compagnia. I soggetti prediletti erano fiori, insetti, uccelli, e in seguito, specialmente in epoca vittoriana, anche immagini di angioletti, cupidi, cuori e frecce, paesaggi in miniatura.
Il Découpage fu introdotto perfino a corte di Luigi XV e della Regina Maria Antonietta, illustre appassionata di questo passatempo. Dame con inclinazione artistica ritagliavano per ore immagini per divertimento e le incollavano alle loro cappelliere, porta-parrucche, salva lapilli ed oggettistica da toilette.
I lavori di Boucher, Watteau, Fragonard, Redoute ed altri artisti vennero utilizzati a tale scopo; magnifici esempi di ritagli perfetti, colorazioni e disegni si possono ancora vedere su scrittoi, chiffoniers e mobili esposti in vari musei.
In Inghilterra si diffuse come “Art of Japanning” e fu molto praticato dalla società vittoriana, tanto da creare un vero e proprio stile adottato ancora oggi .
Nel 1759 uno stampatore di Londra, Robert Sayer, stampò un libro molto ricercato dal titolo “The Ladies Amusement; or, Whole Art of Japanning Made Easy”. (Lo svago delle signore o l’arte di fare Japanning in modo semplice).
Il libro conteneva 1500 illustrazioni per artisti artigiani, ma era particolarmente popolare tra le signore che adoravano colorare, ritagliare ed incollare i raffinati disegni.
Inoltre il libro conteneva cinque pagine di istruzioni per l’uso e consigli per le combinazioni dei soggetti. “Se la scena centrale del disegno è europea non inserire oggetti esotici o improbabili....”.
Degna di menzione è Mrs. Mary Delany che visse in Inghilterra dal 1700 al 1788. Questa garbata e brillante signora, molto benvoluta a corte, era la confidente di Re Giorgio III e della Regina Charlotte. Straordinariamente, all’età di 71 anni, Mary iniziò a realizzare bellissime ed estremamente accurate riproduzioni di piante e fiori ricavandole da ritagli di carta-tessuto sottilissima che lei stessa aveva precedentemente colorato.
Produsse i suoi “mosaici di carta”, come lei stessa li definiva, fino all’età di 88 anni quando problemi di vista la costrinsero ad interrompere le sue creazioni, molte delle quali oggi possono essere ammirate al British Museum di Londra; questa grande découper in circa dieci anni creò oltre 1000 collage di fiori.
1782 -
Ritratto di Mrs. Delany ad opera di John Opie National Portrait Gallery, London |
Gli strumenti di "lavoro" di Mrs
Delany. In oro smaltato e seta colorata, le furono regalati dalla
regina Charlotte nel 1781. The Royal Collection |
Mary Delany, Winter Cherry,
collage. The British Museum, London |
Come la signora Delany, moltre altre gentildonne nel XVIII secolo armate di forbici si appassionarono all’arte della decorazione con ritagli che venivano successivamente laccati.
Nel secolo XIX in Inghilterra, durante l’età vittoriana, i colori a mano ed i ritagli complicati furono sostituiti da uno stile più sentimentale del tipo “collage”. Questo coincise con l’introduzione delle cartoline per San Valentino, delle carte decorate e impresse in rilievo. Molte bambinaie dell’era Vittoriana insegnarono alle bimbe, affidate alla loro cura, ad abbellire gli oggetti con pezzi di carta decorativa. Se questi lavori di Découpage mancavano di finezza e bravura, possedevano però un’impronta molto personale.
Il Découpage, una volta “esportato” in America, subì un lento declino, ma dopo la II Guerra Mondiale, Hiram Manning, uno dei più noti découpeur al mondo, insieme ad un piccolo gruppo di talentuosi artisti pionieri del Découpage in America, contribuì fortemente alla diffusione di quest’arte, che in Europa è tornata di moda solo da pochi anni, fondando a Boston il Manning Studio dove si dedicò all'insegnamento di questa forma d'arte e alla formazione di insegnanti ed artisti.
Hiram Manning, le cui opere sono esposte nei musei di tutto il mondo, fu uno dei più famosi esponenti moderni del Découpage. Scrisse il famoso libro” Manning on Découpage” che tratta, in maniera approfondita, di questa tecnica, con consigli, insegnamenti e riproduzioni fotografiche dei suoi lavori.
Liberamente tratto da "Manning on découpage"
"Prima di esplorare le origini del découpage, lasciate che io provi a
definire cosa sia e cosa non sia.
E' assemblare e comporre molti ritagli non relazionati tra loro in un' intera
composizione. Questo copre un territorio molto vasto. Il découpage può essere
sotto vernice, sotto vetro, sopra il vetro, la porcellana o ogni varietà di
superficie, ecc. Le possibilità sono realmente infinite, si può découpare
qualsiasi cosa, da una serie di scatole ad un'intera stanza - pareti, pavimento
e soffitto inclusi - ma il fatto che si sia decorato, tagliato e incollato
qualcosa in qualche posto non significa fare découpage.
Il découpage è, in primo luogo, la combinazione di tecnica, per secondo il
concetto dell'artista, e infine l'estro, la capacità di trasformare il prodotto
iniziale, applicando le conoscenze tecniche, in "qualcosa in più". La domanda
che sorge, nel caso del découpage, è la seguente: possiamo chiamare arte il
risultato?
Il concetto di "Arte" sicuramente include molto di più di una tela appesa al
muro con una cornice intorno. Oggi sembra essere una definizione troppo
frequente e abusata. Nel suo libro "Tesori d'arte del Metropolitan", l'anziano
F. H. Taylor direttore del Metropolitan Museum di New York, commenta che questa
tendenza ad usare la parola arte come sinonimo di pittura ha avuto recentemente
uno sviluppo esponenziale. Egli stabilisce che una delle grandi risorse del suo
museo sia combattere questo concetto restrittivo e le illustrazioni del suo
libro mostrano l' Arte sotto forma di pietra, acciaio, bronzo, legno, lana
(tappeti & tappezzerie) e una dozzina di sostanze che non siano un pigmento su
una superficie piana...e gli italiani in questo fanno scuola...
Ebbene, perché non includere la carta tagliata? Mr. Taylor lo ha messo in
pratica. Quando vide il découpage mio e di mia madre, lo definì "Belle Arti" ,
ed io ne ho sempre fatto tesoro con orgoglio, poiché era uomo di pochi
complimenti!
Torniamo all'affascinante problema della sottile linea di confine che separa
l'artigianato dall'arte; quel "qualcosa in più" di cui parlavo poc'anzi.
Non è facile rispondere a una tale domanda, ma una cosa possiamo affermare con
certezza : ogni arte inizia come artigianato.
Prima c'è il mestiere. Cellini era un orafo, Michelangelo uno scalpellino,
Fabergè un gioielliere, tutti loro sono stati artigiani, per cominciare. Ognuno
di loro ha saputo trascendere dal proprio mestiere, ma ognuno di loro ne
conosceva i segreti, il passato e le potenzialità. Solo in seguito sono stati
liberi di esprimere loro stessi come "artisti". Se Michelangelo non avesse
conosciuto tutte le sfaccettature del mestiere di scalpellino non avremmo mai
avuto il "David", se non avesse padroneggiato la tecnica dell'affresco, non ci
sarebbe mai stata la volta della Cappella Sistina. E qui, forse, ti posso
aiutare, non a diventare un'artista, perché il "qualcosa in più" non sono in
grado di insegnarlo, ma a perfezionare la tecnica, così tu potrai liberamente
esprimere te stesso e manifestare appieno le tue capacità artistiche. Sì, il
découpage richiede tecnica."
Hiram Manning
fonte: http://laboratoriodelcolore.myblog.it/archive/2010/01/08/liberamente-tratto-da-manning-on-decoupage.html
Inoltre, tra gli artisti più noti, maestri in questa affascinante arte, citiamo Nerida Singleton, Val Lade, Lyn Cochrane, Roy Larking.
Oggi il Découpage sta vivendo un periodo stimolante in tutto il mondo grazie ad associazioni attive in America ( L’Associazione Nazionale del Découpage, fondata negli USA nel 1972), Sud Africa, Australia, Inghilterra e Giappone.
Molti credono che il Découpage non sia una forma d'arte perché "ci si limita a ritagliare i disegni fatti da altri per incollarli dove non si sa usare il pennello". La tecnica di base consiste, in effetti, in ritagli di carta incollati e verniciati, ma, a nostro avviso, non si tratta solo di incollare una figura su una superficie: l’arte del Découpage è molto di più.
“I tuoi ritagli di carta sono come i mattoni per l’architetto, i colori per il pittore, le tessere colorate per il mosaicista; sono i mezzi per arrivare ad una meta: il tuo progetto”
Hiram Manning
by Lyn Cochrane |
by Val Lade |
by Nerida Singleton |
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